Blog di parcodivillaargentina. Parco di Villa Argentina (Mendrisio) come bene comune; riflettere sul territorio e sul paesaggio del Mendrisiotto e sulla qualit. A partire da mercoled. Sezione dedicata ai film di Hollywood, dagli anni Venti agli anni Sessanta. I PRINCIPALI ROMANZI DEL NOVECENTO da leggere nel triennio Prof.ssa Francesca Gasperini 1. Italo Svevo, Una vita (1892) E’ il romanzo d’esordio di Ettore Schmidt. Nella mattinata del 26 agosto, presso l’ospedale di Foggia, Messaggi del forum: 53; 23 settembre: > LA VIA DI KANT. Un'associazione che dal 1946 anima il dibattito culturale e politico milanese. Suoi obiettivi sono la ricostruzione del pensiero critico e la ricerca di un nuovo. Dall'archivio storico politico degli Stati Uniti d'Europa, Strasburgo, anno 2550: 1945, 9 agosto: Termina la Seconda Guerra Mondiale con il bombardamento atomico. Salvaguardare il Parco di Villa Argentina (Mendrisio) come bene comune; riflettere sul territorio e sul paesaggio del Mendrisiotto e sulla qualit Film e libri sulla Shoah: percorsi didattici. A cura di Alessandra Minerbi, con la collaborazione di Anna Sarfatti e Matteo Collotti. Nato a Bordighera nel 1. Libereso, nome scelto dal padre anarchico tolstoiano e studioso di esperanto, che vuol dire “libert. A quindici anni, grazie ad una borsa di studio, . Dopo aver diretto una grande azienda floricola del sud Italia, si . Diverse associazioni svizzere hanno proclamato il 2. Il tema dei giardini e dei parchi si inserisce in un orizzonte culturale vastissimo, che coinvolge la storia delle civilt. Come dicono Salvatore Settis, Carlo Petrini, Ermanno Olmi e molti altri gli enti pubblici dovrebbero cessare di spendere somme elevate per le . Il Ticino sembra una copia di questa triste realt. Sei conosciuto per essere stato il . Nel 1. 94. 0, a quindici anni, ho ottenuto una borsa di studio in giardinaggio grazie al prof. Mario Calvino, agronomo e botanico di fama mondiale, e ho lavorato per una decina di anni presso la Stazione sperimentale di floricoltura diretta proprio da Calvino. La Stazione aveva sede a San Remo, nella Villa Meridiana di propriet. Calvino e di sua moglie Eva Mameli . Per esempio il Camelaucium uncinatum originario dell'Australia, la Carissa grandiflora originaria del Natal, la Casimiroa edulis originaria del Messico, la Persea drynifolia (avocado) proveniente dal Messico ecc. Il professore introdusse anche collezioni di pompelmi rosa – che oggi importiamo dall'estero, invece di produrli noi! Parlaci di Mario Calvino . Mi faceva fare esperimenti sotto il suo vigile controllo e non risparmiava giudizi critici. Da lui ho imparato che se l'uomo vuole fare qualcosa anche in una situazione particolarmente avversa vi riuscir. Egli aveva viaggiato moltissimo e aveva vissuto per molti anni in Messico e a Cuba (dove nacque Italo) studiandone la vegetazione locale che, in seguito, aveva portato in Italia per acclimatarla. Era uno studioso che amava la sperimentazione pratica. Introdusse centinaia di specie vegetali che erano perfettamente adatte al clima della Liguria e dell'Italia, cercando di diffonderne la coltivazione, per migliorare l'alimentazione e le condizioni economiche della popolazione. Il suo forte impegno sociale . Molte piante tropicali che oggi abbiamo in Italia sono legate alla ricerca e alla divulgazione di Mario Calvino e di sua moglie, ma i pi. Nella stazione facevamo piante da semi che si distribuivano ai visitatori e che erano regalate dal prof. Oggi di quelle centinaia di piante e di tante altre commestibili non si ricorda pi. Che rapporti avevi coi suoi figli, con lo scrittore Italo. Coi suoi figli ho avuto rapporti di amicizia; Italo si aggirava per il giardino di Villa Meridiana con un quaderno e annotava tutto: era un grande osservatore. Mi ha ritratto in uno dei suoi primi racconti, «Un pomeriggio, Adamo». Durante la guerra giunsero a Villa Meridiana soldati nazisti alla ricerca di Italo, che era partigiano: presero Eva e Mario Calvino e per due volte eseguirono una finta fucilazione, per costringerli a rivelare il nascondiglio del figlio. Hai proposto di creare un parco botanico per raccogliere le piante acclimatate da Mario Calvino e per perpetuarne le sue scoperte e anche la memoria di quello straordinario studioso. Mi proponevo di dimostrare che la Liguria possiede qualcosa di unico, il suo clima subtropicale, adatto a piante da frutta di altri continenti, come dimostr. Hanno rigettato la mia proposta. I figli la vendettero e cos. Italo Calvino parla della villa nel suo racconto «La speculazione edilizia»: avrebbe potuto salvarla se avesse voluto . La mancanza di amore per la nostra terra e i suoi abitanti dimostrata in quell'occasione . Nel bellissimo libro «Libereso, il giardiniere di Calvino», che raccoglie l'intervista che il paesaggista Ippolito Pizzetti ti ha fatto nel 1. Hai citato persone che avevano valori, li vivevano e li insegnavano agli altri, come facevano con le conoscenze acquisite negli anni. Per questo sono stati maestri di vita. Mio padre aveva studiato in un collegio di gesuiti e vedendone le incoerenze era diventato anticlericale. Era un anarchico tolstoiano e credeva in una comunit. Era un vegetariano naturista e riteneva che l'alimentazione sia di estrema importanza per la salute umana e che la vita . Anch'io sono vegetariano; mio padre e Mario Calvino mi hanno insegnato le propriet. Mi ha avvicinato alla natura. Era originario di Perinaldo – un paesino dell'entroterra ligure – e aveva un legame profondo con la terra, una vicinanza. Se sei vicino alla Madre terra la tua vita sar. Amava insegnare e diffondere il sapere. Ho imparato da lui che se conosci qualcosa che altri ignorano gliela si deve spiegare: se ho scoperto qualcosa . Proprio il contrario di quanto avviene oggi, in cui si monetarizza tutto e si tramuta tutto in merce e in brevetto, come fanno le multinazionali saccheggiando i saperi tradizionali. Siamo troppo . Mario Calvino insegnava gratuitamente perch. Oggi il suo lascito scientifico . Se avesse fatto pagare le sue lezioni forse lo avrebbero preso maggiormente in considerazione: un'assurdit. Nel dialogo con Pizzetti accenni anche a un altro maestro, Baci di Rebissi: chi era? Era un contadino che viveva un po' come un eremita in una casupola dell'entroterra e noi ragazzi si andava a rubare la sua frutta, qualche volta. Era una brava persona, amava parlare della sua terra e ci insegnava tante cose sulle piante spontanee e le loro qualit. La trasmissione del suo sapere, acquisito nel corso della sua vita, . Con la trasformazione del territorio e la distruzione delle spiagge con dune e fiori selvatici o delle colline coltivate con uliveti e castagneti sono scomparse specie vegetali e animali che popolavano questi luoghi. Oggi non sembra quasi immaginabile il paesaggio che vi era fino a met. Pensa che tutto attorno a San Remo le colline erano coperte da ulivi e da alberi di limoni, mandarini e arance (questi ultimi due furono introdotti dopo il 1. La produzione era abbondantissima. Il clima e il concime naturale – non quello chimico di oggi che indebolisce e fa ammalare le piante – permettevano di avere raccolti in grande quantit. I concimi chimici hanno distrutto la microflora e da qui le malattie: bisogna abbandonarli. Nella nostra regione vi erano ville e giardini creati nell'Ottocento e all'inizio del Novecento da ricchi italiani e stranieri – soprattutto inglesi – che abbellivano e rendevano signorili molte cittadine della costa; si trattava di persone e famiglie che spesso fornivano aiuti finanziari, visto che lo Stato ne era privo, per costruire scuole, ospedali ecc., come gli Hanbury a Ventimiglia. Oggi, il dramma non risiede solo nella distruzione del territorio e nella scomparsa delle specie viventi ma anche nell'interruzione del passaggio da una generazione all'altra delle conoscenze e delle tradizioni. A proposito della trasmissione del sapere . Le scuole dovrebbero dotarsi di giardini di piante commestibili che i bambini coltiverebbero aiutati da adulti: bisognerebbe insegnare loro non solo a coltivare ortaggi ma anche a riconoscere le erbe spontanee che hanno valori nutritivi ben superiori a quelle coltivate. Bisognerebbe creare, come nei conventi medievali, gli orti dei semplici, vale a dire di erbe con propriet. Bisogna ritornare alle conoscenze della civilt. Ristabilire il legame tra uomo e natura: . Nella Provincia di Genova hanno messo in rete diverse scuole i cui allievi coltivano orti: sono iniziative importanti. Ai bambini piace l'avventura; in un parco, in un giardino o, ancora meglio, in un prato selvatico gli fai scoprire l'erba medicinale, quella da mangiare, la relazione tra piante e animali o tra animali stessi o tra il mondo naturale e quello costruito dall'uomo: scoprono un mondo ignoto e ne sono affascinati. Oggi, invece, si tende a limitare i bambini, privandoli della loro libert. Quanto dici in merito alle associazioni e alle somiglianze che insegni mi riporta alle lezioni liceali di biologia: il professore riusc. Non si deve mai smettere di studiare, mai. Approfondire la conoscenza . Solo gli ignoranti pensano di sapere tutto. Una cosa importante: ai bambini bisogna insegnare anche col disegno – non conosco bambini ai quali non piace – e a disegnare . Nel tuo periodo inglese hai incontrato il prof. Fairbear e hai fatto l'esperienza dell'amore degli inglesi per i giardini . Una persona che ha valori e li insegna: . Oggi ci sono troppi che trattano il prossimo come fosse un limone: cercano di levargli quello che sa, spremendolo; per loro sei un limone da spremere e poi buttare. Fairbear era l'esatto contrario. Durante il periodo inglese sono stato capo- giardiniere al giardino botanico Myddelton House dell'Universit. In merito ai giardini in effetti un tempo era cos. Vi era la tradizione del giardino diffusa in ogni ceto sociale. A loro interessava vivere il e nel giardino. Oggi si sta perdendo questa tradizione perch. Che ruolo hanno avuto i giardini nella tua vita e possono avere nella vita di tutti? Il giardino dovrebbe fare parte della cultura dell'uomo, . Chi non ha cultura non pu. Dal confronto tra la personalit. I principi che una persona possiede e vive li trasmette nel giardino. Vedi attorno a me il giardino che ho creato raccogliendo piante da tutto il mondo e in particolare quelle datemi da Mario Calvino. Accanto a questo giardino fisico c'. Come nella natura dove dobbiamo cercare i principi della vita. Invito alla lettura Libereso Guglielmi e Ippolito Pizzetti, Libereso, il giardiniere di Calvino, Muzzio, 2. Orme Editori, 2. 01. Si passa in rassegna l'infanzia in un mondo prevalentemente rurale, l'esperienza professionale e umana a fianco del prof. Mario Calvino direttore della Stazione sperimentale di floricoltura, il periodo trascorso in Inghilterra come ricercatore universitario e capo giardiniere ai Giardini di Myddelton House, a vere e proprie lezioni di botanica e giardinaggio. Vi sono pagine memorabili dedicate ai giardini e ai giardinieri – spesso ignoranti, come i committenti – che hanno un'attualit.
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January 2017
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